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				GITA SOCIALE                                                                      Sabato 
				20 Luglio  | 
			 
		 
		
		CIMA MARMOLADA (m.3539) 
		
		Via Ferrata dalla PUNTA PENIA 
		  
		           
		ITINERARIO STRADALE: Palazzolo s/O, A14 per il Brennero, uscita 
		CANAZEI, seguire per Passo Fedaia 
		           
		PUNTO DI PARTENZA: Cabinovia Pian dei Fiacconi 
		           
		DISLIVELLO:  m 1000 il primo giorno. 
		           
		ORE DI CAMMINO SALITA: c.a 2 ore al rifugio, 4 ore per la vetta 
		           
		DIFFICOLTA’: EE Escursionisti Esperti /A Alpinismo /F Ferrata 
		           
		EQUIPAGGIAMENTO: per escursionismo d’alta quota (ramponi e piccozza 
		+ set da Ferrata completo) 
		          
		PARTENZA: Sabato ore 5,30 oppure il Venerdì pomeriggio alle ore 
		12,30 (pernottamento al rifugio) (orari funivie 8,30-16,30)  dal 
		piazzale del Municipio 
		         
		COORDINATORI: Gualtiero Sepati (335 6417087) – Michele Dossi 
		
		 Necessaria 
		la Prenotazione entro giovedì 18 luglio ai capogita.  
		
		
		Accesso: da Canazei-Tn in Val di Fassa percorrere la strada asfaltata 
		fino al Passo e al lago Fedaia. Attraversare il lago sulla diga e 
		parcheggiare l’auto nei pressi della partenza della cabinovia per Pian 
		dei Fiacconi.Il lago Fedaia è raggiungibile dal lato orientale salendo 
		da malga Ciapela. 
		
		
		Appena scesi dalla cabinovia, prendere la traccia in direzione ovest. Il 
		percorso si snoda lungo rocce montonate,attraverso dossi dalla chiara 
		fisiografia glaciale. Seguire gli ometti in pietra e le tracce di 
		vernice (segnavia 606) fino ad aggirare uno sperone roccioso che 
		perdendo circa 150mt di quota porta in 1h alla base del Ghiacciaio del 
		Vernel. Indossati i ramponi si sale agevolmente il ghiacciaio sino alla 
		piccola crepaccia terminale che si supera facilmente dove si incontrano 
		le prime corde fisse. 
		
		
		Spogliati i ramponi e indossato il kit da ferrata seguire il cavo di 
		acciaio sino alla vicina Forcella della Marmolada. Negli anni di buon 
		innevamento è possibile superare questo tratto stando a sinistra del 
		cavo metallico salendo con i ramponi e la piccozza il breve scivolo 
		nevoso che porta alla forcella. Da quest’ultima si gode di un suggestivo 
		scorcio panoramico sulla Val Contrin e l’omonimo rifugio. In caso di 
		maltempo è possibile scendere al rifugio lungo l’impervio canale 
		attrezzato in circa 1h. Dalla Forcella della Marmolada la ferrata sale 
		lungo ripide e levigate placche di roccia. File di staffe si alternano a 
		brevi traversate a volte molto esposte e tratti con corrimano che 
		seguono il filo della cresta. Anche in piena estate è facile che le 
		staffe e il cavo,quando questo corre aderente alla roccia, possano 
		essere completamente foderati di ghiaccio. In questo caso valutare 
		attentamente la situazione in quanto potreste trovarvi in qualche punto 
		esposto senza adeguate protezioni. Più in alto, si raggiunge la cresta 
		ovest della Marmolada. A destra si apre il baratro della sud, novecento 
		metri di placche lisce e strapiombanti che precipitano nel vuoto. 
		Potrete in questo punto comprendere quanto coraggio e abilità occorra 
		per arrampicarsi fin quassù dalla parete sud. Non è un caso se su questi 
		strapiombi gialli si sono cimentati solo i più forti alpinisti di ogni 
		epoca. La via "Ideale" di Aste o la famosa "Attraverso il pesce" con le 
		sue placche lisce e strapiombanti. Enormi cornici nevose, nonostante la 
		stagione avanzata,si proiettano nel vuoto di alcuni metri. Meglio 
		tenerne conto e camminare un po’ più a sinistra. In questo punto il filo 
		della cresta piega decisamente a sinistra e, dopo aver aggirato un 
		orrido imbuto di ghiaccio e rocce rotte, termina sull’ampio nevaio 
		terminale. Per tracce di sentiero sulla neve o sulle rocce in caso di 
		scarso innevamento si raggiunge la cima, dove si trova la caratteristica 
		Capanna Punta Penìa.  Poco più in alto la croce di vetta, posta a 3343 
		mt, sul tetto delle Dolomiti. Se avete la fortuna di imbattervi in una 
		giornata serena, il panorama spazia a 360 gradi su tutte le Dolomiti. 
		Purtroppo l’occhio cadrà pure sulla orrenda, assurda ed inutile funivia 
		di Punta Rocca. Chiudete gli occhi e fate finta di niente, forse un 
		giorno l’abbatteranno. Prendete un tè alla capanna Marmolada in 
		compagnia dei gracchi, che aspettano come sempre la loro spettanza di 
		cibo, quindi calzate i ramponi e non spogliatevi l’imbrago. 
		
		
		DISCESA Legati in cordata e piccozza alla mano si scende 
		lungo la facile cresta della Schena de Mul fino alla dorsale rocciosa. 
		Quest’ultima scende per 150 mt con facili passaggi di I° grado 
		direttamente sul ghiacciaio sottostante. I passaggi possono presentare 
		qualche insidia in caso di neve o ghiaccio, nel qual caso potrete fare 
		assicurazione sfruttando i numerosi spuntoni di roccia e alcuni pioli 
		metallici già in loco. Il passaggio è spesso affollato nei due sensi, 
		quindi prestate attenzione a non smuovere sassi (casco!).Questo tratto, 
		per chi non ha confidenza con la roccia, può essere considerato il più 
		impegnativo dell'intero giro. Le rocce terminano su una zona di rocce 
		rotte. Un cavo fissato in alto facilita l'attraversamento di questo 
		tratto che si può anche superare traversando a destra e aggirando a 
		monte questa zona. Attenzione al superamento della crepaccia terminale 
		che, in anni con apporti nevosi scarsi, può essere molto aperta. La 
		discesa prosegue poi per traccia nevosa lungo il ghiacciaio della 
		Marmolada, fino a raggiungere il rifugio e gli impianti di Pian dei 
		Fiacconi dove si conclude questo splendido anello in quota. 
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