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				GITA G.E.S.A - C.S.E                                                              
				Mercoledì 16 Gennaio  | 
			 
		 
		  
		MADONNA 
		DELLA CERIOLA – MONTE ISOLA 
		  
		
		ITINERARIO STRADALE: 
		Palazzolo,Sarnico,Predore 
		
		PUNTO DIPARTENZA: Predore 
		
		QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA: mt 
		640        
		
		ORE DI CAMMINO EFFETTIVO: 3 
		
		DISLIVELLO: mt 450 
		
		DIFFICOLTA’:  F Facile 
		
		EQUIPAGGIAMENTO:invernale
		 
		
		PARTENZA ORE: 9.00 dal CSE 
		in via Roncaglie 
		
		COORDINATORI: Leone Lorandi 
		 - Antonella Bonadei 
		  
		
		Una volta 
		sbarcati, si seguono, sulla destra, le indicazioni per la Chiesa di San 
		Michele Arcangelo e per L'Enoteca, entrando nei vicoli del paese. 
		Passando sotto una volta, si sale una scalinata e poco dopo si lascia 
		sulla sinistra la prosecuzione per San Michele e si volge a destra 
		(cartello indicatore per Cure-Santuario). Giunti sull'angolo 
		dell'Enoteca, si prende a sinistra un viottolo scalinato al cui imbocco 
		si trova un grazioso affresco raffigurante due donne che riparano reti, 
		attività tradizionale di Monte Isola. La lunga scalinata si immette su 
		una strada asfaltata giungente da destra (è la carrozzabile che collega 
		Peschiera Maraglio con Senzano); traversato l'asfalto si sale per una 
		decina di metri finché sulla destra si trova l'imbocco della mulattiera 
		(cartello indicatore per Cure-Santuario) che dobbiamo seguire. Si prende 
		quota abbastanza ripidamente sull'antico tracciato, oggi purtroppo 
		piuttosto malconcio; poi la salita diventa man mano meno faticosa e più 
		agevole, mentre si procede verso Nord-ovest, fra tratti di selva e campi 
		coltivati, con magnifiche vedute sul lago e sulla sottostante Rocca 
		Martinengo che svetta sulla punta sud occidentale dell'isola. La 
		mulattiera termina all'inizio del piccolo borgo di Cure, una delle 
		frazioni che con Siviano (sede municipale), Sensole, Senzano, Masse, 
		Menzino, Olzano, Peschiera Maraglio e Carzano formano il Comune di Monte 
		Isola. Senza entrare fra le case si piega ora a destra riprendendo la 
		salita (cartelli indicatori per il Santuario) lungo un'altra mulattiera 
		il cui fondo è stato, in gran parte, coperto di cemento. Con idilliache 
		vedute si rientra poi nel bosco, avvicinandosi al grande santuario, si 
		piega poi a sinistra lungo una larga stradina che sfila lungo la 
		striscia boscosa posta fra le mura dell'edificio sacro e una sottostante 
		falesia. Poco dopo ci si collega ad un'altra mulattiera salente 
		anch'essa da Cure e verso destra si perviene al Santuario. 
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